Il governo ha accolto l'ordine del giorno del M5S (ODG 9/01864-A/008) che prevede la creazione di una banca dati per confrontare le produzioni di olio extravergine di oliva su tutto il territorio nazionale utilizzando nuove tecnologie. Questi moderni metodi si basano sulla NMR (spettroscopia di risonanza magnetica nucleare) e sono complementari alle analisi convenzionali previste dai regolamenti dell'UE.
La contraffazione nel settore agroalimentare, e particolarmente in quello olivicolo-oleario ha raggiunto oramai livelli insostenibili e rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita del settore, nonché un evidente rischio per la sicurezza dei consumatori. Gli studi del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento dimostrano che le recenti metodologie sviluppate per lo studio delle caratteristiche degli oli extravergini d’oliva monovarietali e multivarietali, come la NMR, consentono una appropriata classificazione del prodotto, volta a garantire l’autenticità su scala molecolare e a meglio definirne le peculiarità legate al territorio d’origine. Apprezzo l'impegno del governo nell'attivare una raccolta dati a difesa della produzione di olio d’origine italiano. Molto meno apprezzabile è risultata la volontà di non confrontarsi con la comunità scientifica da parte di alcuni colleghi del PD che si ergono a paladini del made in Italy. L'ordine del giorno è stato presentato dal sottoscritto e co-firmato solo dai colleghi del M5S della Commissione Agricoltura.
La contraffazione nel settore agroalimentare, e particolarmente in quello olivicolo-oleario ha raggiunto oramai livelli insostenibili e rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita del settore, nonché un evidente rischio per la sicurezza dei consumatori. Gli studi del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento dimostrano che le recenti metodologie sviluppate per lo studio delle caratteristiche degli oli extravergini d’oliva monovarietali e multivarietali, come la NMR, consentono una appropriata classificazione del prodotto, volta a garantire l’autenticità su scala molecolare e a meglio definirne le peculiarità legate al territorio d’origine. Apprezzo l'impegno del governo nell'attivare una raccolta dati a difesa della produzione di olio d’origine italiano. Molto meno apprezzabile è risultata la volontà di non confrontarsi con la comunità scientifica da parte di alcuni colleghi del PD che si ergono a paladini del made in Italy. L'ordine del giorno è stato presentato dal sottoscritto e co-firmato solo dai colleghi del M5S della Commissione Agricoltura.
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