Nel post precedente ci eravamo lasciati con una speranza di cambiamento. Un cambiamento richiesto a gran voce dai cittadini italiani (nelle piazze e sul web ... "Rodotà, Rodotà!") e che noi del M5S abbiamo puntualmente espresso in Parlamento.
Quella richiesta era ed è l'espressione della volontà di un popolo che chiede semplicemente di essere ascoltato attraverso tutte le forme ed i mezzi attualmente disponibili. Quella stessa richiesta purtroppo è stata disattesa dal sistema "partitico" senza una vera e concreta giustificazione. L'unica motivazione che abbia un minimo di senso logico la vedo nell'orgoglio politico che ha portato gli esponenti del PD a non accettare la proposta di Rodotà avanzata da un'altra forza politica.
A mio avviso l'elezione del Presidente della Repubblica è stata l'unica vera occasione per cambiare la politica in Italia. A prescindere dalla discussione sul nome, noi rappresentanti del popolo in Parlamento avevamo il dovere di eleggere un nuovo presidente. Questo non è avvenuto e ne siamo tutti responsabili senza distinzioni. Non esiste chi ha vinto e chi ha perso, c'è solo l'Italia ed i suoi problemi da sistemare soprattutto la disoccupazione e la corruzione, e adesso è il momento di cominciare a lavorare: martedì prossimo si formeranno finalmente le commissioni parlamentari permanenti che, come sempre abbiamo affermato, costituiscono il perno centrale del lavoro del Parlamento.
La voce più frequente che ho sentito in queste ultime settimane: non avete saputo cogliere l'opportunità di formare un governo con il PD. Tra l'altro una vera e propria richiesta non l'ho mai sentita, piuttosto ci è stato richiesto di votare una fiducia ad un possibile governo del PD. Bisogna distinguere le due cose: un governo è a tempo indefinito e non fornisce garanzie reali al paese, mentre un presidente ha durata certa e garantisce il rispetto della Costituzione davanti a tutti i cittadini. Quindi credo che la campagna mediatica contro di noi sia del tutto inopportuna e frutto di un mero opportunismo politico per fornire una giustificazione ed un alibi alla reale volontà di mantenere lo status del sistema partitico. Al contrario è già in atto una totale mutazione delle strutture interne ai partiti e ormai il processo è irreversibile. Nessuno lo potrà più fermare ... è solo questione di tempo. I partiti ed i loro adepti ribaltano, come al solito, la visione degli eventi, manipolando la comunicazione. Noi rispondiamo invece con la coerenza. Coerenza nel metodo di dialogo con i cittadini e coerenza nel portare avanti le nostre scelte all'interno delle istituzioni dall'inizio alla fine come abbiamo ampiamente dimostrato durante tutte le votazioni per l'elezione del presidente.
I partiti chiedono di dialogare ma impongono il loro linguaggio fatto di compromesso e politichese inconcludente. Se il PD avesse avuto voglia di dialogare, avrebbe chiesto ai suoi iscritti e non solo, di esprimersi sul nome del prossimo presidente della repubblica. Avrebbe dovuto comunicare il risultato della consultazione il giorno prima della votazione per il presidente, come abbiamo fatto noi attraverso la pubblicazione dei risultati delle cosiddette "quirinarie", ed infine avrebbe potuto aprire un tavolo di convergenza sui nomi che sarebbero risultati in comune alle due liste. Questo si chiama comunicare. Non chiudersi in una stanza con altri, decidere i nomi a tavolino tra pochi eletti e poi uscire allo scoperto solo a votazione avvenuta ed accusare chi, a quel tavolo non partecipa, di non voler dialogare. Ripeto e giuro non tornerò più sulla questione presidente, di queste ultime settimane resta solo il rammarico di aver perso il primo treno del vero cambiamento. Lo abbiamo perso "tutti" noi Italiani. Siamo stati abituati a vedere la politica alla stregua del tifo negli stadi. La chiave di lettura di quanto accaduto non deve essere quella di una partita di calcio in cui c'è una squadra che vince ed una che perde. La politica è decidere della vita e del futuro di tutti i cittadini. Si vince e si perde tutti come cittadini. Credo che in questa occasione noi italiani abbiamo perso una opportunità di cambiare. Tutto avrei voluto tranne che "non cambiare" il nostro presidente, il quale, col dovuto rispetto per quanto reso alla nazione, aveva il dovere di farsi da parte e dare l'esempio. Come diceva Pertini, suo illustre predecessore, "i giovani hanno bisogno di esempi" e tra l'altro lo aveva affermato lo stesso Napolitano poche settimane fa: "ricandidarmi è ridicolo" per poi decidere il contrario. In questo momento storico la sua rielezione ci rende "ridicoli" di fronte al mondo intero. E' il chiaro segno di immaturità della classe politica del nostro paese, che scarica sugli ultimi arrivati il fardello di decenni di irresponsabilità politica nella gestione della cosa pubblica.
Ormai tutto ciò costituisce il passato ed è storia d'Italia che studieranno i nostri figli a scuola ... guardiamo avanti. Mi auguro che i cittadini di ogni età tornino a occuparsi più costantemente di politica, informandosi non solo tramite la tv ed i soliti giornali "soggiogati" al potere. Adesso tocca a noi essere all'altezza in questo nuovo ruolo di portavoce e di poter fare bene il nostro lavoro in Parlamento.
Lo scorso lunedì 29 aprile è stata votata la fiducia al Governo Letta ... quale dei due? dico io.
Formalmente a Enrico, ma praticamente a Gianni & Co. Non voglio aggiungere commenti a quanto è ormai una chiara ed oggettiva alleanza che va oltre l'apparente alternanza tra i due partiti PD e PDL che adesso tentano di far passare questo Governo come il cambiamento da tutti auspicato. A noi del M5S non importa chi siede in tutte le poltrone ministeriali, l'importante è che sia competente e privo da conflitto di interessi nel ricoprire quel ruolo. Ma soprattutto non potendoci fidare a priori di coloro che hanno traghettato l'Italia nei debiti per puri scopi personali, abbiamo sempre affermato che guarderemo alle proposte che verranno fatte nelle commissioni e poi portate in aula. Se le riterremo valide ed utili per l'intera comunità, le voteremo. Altrimenti faremo la nostra buona dose di emendamenti che, se accolti, voteremo in maniera costruttiva.
Allego il link del nostro discorso in aula come dichiarazione di voto nei confronti della fiducia al governo Letta.
La scorsa settimana ho firmato insieme al collega Dario Ginefra (PD) una Interrogazione scritta al ministro dell'interno sui recenti eventi delittuosi accaduti nella città di Bitonto, nella quale abbiamo raccolto una serie di dati a ns disposizione forniti dai cittadini e dalle istituzioni locali. Vi informerò sulla risposta del ministro.
Quella richiesta era ed è l'espressione della volontà di un popolo che chiede semplicemente di essere ascoltato attraverso tutte le forme ed i mezzi attualmente disponibili. Quella stessa richiesta purtroppo è stata disattesa dal sistema "partitico" senza una vera e concreta giustificazione. L'unica motivazione che abbia un minimo di senso logico la vedo nell'orgoglio politico che ha portato gli esponenti del PD a non accettare la proposta di Rodotà avanzata da un'altra forza politica.
A mio avviso l'elezione del Presidente della Repubblica è stata l'unica vera occasione per cambiare la politica in Italia. A prescindere dalla discussione sul nome, noi rappresentanti del popolo in Parlamento avevamo il dovere di eleggere un nuovo presidente. Questo non è avvenuto e ne siamo tutti responsabili senza distinzioni. Non esiste chi ha vinto e chi ha perso, c'è solo l'Italia ed i suoi problemi da sistemare soprattutto la disoccupazione e la corruzione, e adesso è il momento di cominciare a lavorare: martedì prossimo si formeranno finalmente le commissioni parlamentari permanenti che, come sempre abbiamo affermato, costituiscono il perno centrale del lavoro del Parlamento.
La voce più frequente che ho sentito in queste ultime settimane: non avete saputo cogliere l'opportunità di formare un governo con il PD. Tra l'altro una vera e propria richiesta non l'ho mai sentita, piuttosto ci è stato richiesto di votare una fiducia ad un possibile governo del PD. Bisogna distinguere le due cose: un governo è a tempo indefinito e non fornisce garanzie reali al paese, mentre un presidente ha durata certa e garantisce il rispetto della Costituzione davanti a tutti i cittadini. Quindi credo che la campagna mediatica contro di noi sia del tutto inopportuna e frutto di un mero opportunismo politico per fornire una giustificazione ed un alibi alla reale volontà di mantenere lo status del sistema partitico. Al contrario è già in atto una totale mutazione delle strutture interne ai partiti e ormai il processo è irreversibile. Nessuno lo potrà più fermare ... è solo questione di tempo. I partiti ed i loro adepti ribaltano, come al solito, la visione degli eventi, manipolando la comunicazione. Noi rispondiamo invece con la coerenza. Coerenza nel metodo di dialogo con i cittadini e coerenza nel portare avanti le nostre scelte all'interno delle istituzioni dall'inizio alla fine come abbiamo ampiamente dimostrato durante tutte le votazioni per l'elezione del presidente.
I partiti chiedono di dialogare ma impongono il loro linguaggio fatto di compromesso e politichese inconcludente. Se il PD avesse avuto voglia di dialogare, avrebbe chiesto ai suoi iscritti e non solo, di esprimersi sul nome del prossimo presidente della repubblica. Avrebbe dovuto comunicare il risultato della consultazione il giorno prima della votazione per il presidente, come abbiamo fatto noi attraverso la pubblicazione dei risultati delle cosiddette "quirinarie", ed infine avrebbe potuto aprire un tavolo di convergenza sui nomi che sarebbero risultati in comune alle due liste. Questo si chiama comunicare. Non chiudersi in una stanza con altri, decidere i nomi a tavolino tra pochi eletti e poi uscire allo scoperto solo a votazione avvenuta ed accusare chi, a quel tavolo non partecipa, di non voler dialogare. Ripeto e giuro non tornerò più sulla questione presidente, di queste ultime settimane resta solo il rammarico di aver perso il primo treno del vero cambiamento. Lo abbiamo perso "tutti" noi Italiani. Siamo stati abituati a vedere la politica alla stregua del tifo negli stadi. La chiave di lettura di quanto accaduto non deve essere quella di una partita di calcio in cui c'è una squadra che vince ed una che perde. La politica è decidere della vita e del futuro di tutti i cittadini. Si vince e si perde tutti come cittadini. Credo che in questa occasione noi italiani abbiamo perso una opportunità di cambiare. Tutto avrei voluto tranne che "non cambiare" il nostro presidente, il quale, col dovuto rispetto per quanto reso alla nazione, aveva il dovere di farsi da parte e dare l'esempio. Come diceva Pertini, suo illustre predecessore, "i giovani hanno bisogno di esempi" e tra l'altro lo aveva affermato lo stesso Napolitano poche settimane fa: "ricandidarmi è ridicolo" per poi decidere il contrario. In questo momento storico la sua rielezione ci rende "ridicoli" di fronte al mondo intero. E' il chiaro segno di immaturità della classe politica del nostro paese, che scarica sugli ultimi arrivati il fardello di decenni di irresponsabilità politica nella gestione della cosa pubblica.
Ormai tutto ciò costituisce il passato ed è storia d'Italia che studieranno i nostri figli a scuola ... guardiamo avanti. Mi auguro che i cittadini di ogni età tornino a occuparsi più costantemente di politica, informandosi non solo tramite la tv ed i soliti giornali "soggiogati" al potere. Adesso tocca a noi essere all'altezza in questo nuovo ruolo di portavoce e di poter fare bene il nostro lavoro in Parlamento.
Lo scorso lunedì 29 aprile è stata votata la fiducia al Governo Letta ... quale dei due? dico io.
Formalmente a Enrico, ma praticamente a Gianni & Co. Non voglio aggiungere commenti a quanto è ormai una chiara ed oggettiva alleanza che va oltre l'apparente alternanza tra i due partiti PD e PDL che adesso tentano di far passare questo Governo come il cambiamento da tutti auspicato. A noi del M5S non importa chi siede in tutte le poltrone ministeriali, l'importante è che sia competente e privo da conflitto di interessi nel ricoprire quel ruolo. Ma soprattutto non potendoci fidare a priori di coloro che hanno traghettato l'Italia nei debiti per puri scopi personali, abbiamo sempre affermato che guarderemo alle proposte che verranno fatte nelle commissioni e poi portate in aula. Se le riterremo valide ed utili per l'intera comunità, le voteremo. Altrimenti faremo la nostra buona dose di emendamenti che, se accolti, voteremo in maniera costruttiva.
Allego il link del nostro discorso in aula come dichiarazione di voto nei confronti della fiducia al governo Letta.
La scorsa settimana ho firmato insieme al collega Dario Ginefra (PD) una Interrogazione scritta al ministro dell'interno sui recenti eventi delittuosi accaduti nella città di Bitonto, nella quale abbiamo raccolto una serie di dati a ns disposizione forniti dai cittadini e dalle istituzioni locali. Vi informerò sulla risposta del ministro.
Ecco il link al volantino pdf con le principali attività parlamentari del M5S a Montecitorio nelle ultime due settimane. Buon lavoro a noi e a voi!
Ora passiamo agli argomenti più scottanti su cui tutti aspettano risposte, tra cui anche noi parlamentari 5 stelle: Emolumenti e Attacchi hacker al M5S.
- Emolumenti camera dei deputati: tutti i deputati hanno ricevuto il 26 Aprile l'indennità parlamentare di marzo e aprile (circa 7500 euro) + la quota di rimborsi (circa 11700 euro) per diaria e spese di esercizio del mandato di marzo e aprile. Ciascun deputato del Movimento 5 stelle ha aperto un conto bancario su cui far confluire tutti gli emolumenti della Camera ma dovrà trattenere da quel conto solo quanto concordato nel codice di comportamento sottoscritto all'atto della accettazione della candidatura. Ovvero 5000 euro lordi mensili (circa 2600 euro/mensili) + le spese x vitto, alloggio, trasporti, telefono ed esercizio del mandato opportunamente rendicontate. I nostri rappresentanti nell'ufficio di presidenza hanno presentato una richiesta al presidente della camera (vedi sotto) affinchè si appronti un capitolo di entrata nel bilancio della camera dove poter devolvere le somme non percepite. Attendiamo solo che l'ufficio di presidenza deliberi o ponga la questione all'odg dell'assemblea per poter movimentare tutti i soldi effettivamente percepiti ma al momento congelati in diversi conti personali.
Dopo aver consultato diversi professionisti (commercialisti e consulenti del lavoro) la mia attuale busta paga di marzo e aprile, è la seguente (consapevole che comunque il mio modello ISEE sarà parametrizzato su tutto quanto realmente percepito):
Sulla base di questo calcolo CIASCUN DEPUTATO RESTITUIRA' PER I MESI DI MARZO E APRILE IN MEDIA 3600,00 € DI INDENNITA' + (784.14+418.21)= 1202,35 € DI FONDO DI SOLIDARIETA' NON FRUITO OVVERO UN TOTALE DI 4800,00 €/MESE CHE MOLTIPLICATO PER TUTTI I DEPUTATI 5 STELLE (109) FA UN TOTALE COMPLESSIVO DI CIRCA 500000,00 €/MESE PARI A 6,2 MILIONI DI EURO ALL'ANNO RESTITUITI AI CITTADINI.
La proposta di cedolino per le indennità dei deputati 5 stelle sarà discussa nella prossima assemblea.
Per il comunicato definito rimando alla delibera dell'intero gruppo parlamentare in merito sia alle indennità che alle modalità di rendicontazione dei rimborsi per vitto, alloggio, trasporti e spese esercizio del mandato (collaboratori e altro).
2.
Violazione della privacy dei parlamentari ad opera di sedicenti hacker che hanno scaricato dai server tutte le email personali dei deputati 5 stelle: una violenza su dei semplici Cittadini visto che le email si riferiscono a tempi in cui non eravamo stati ancora eletti. Meditate gente! Noi attendiamo che gli organi di controllo facciano il loro dovere e non restino indifferenti. Poichè l'indifferenza delle istituzioni può essere fraintesa in una complicità.
Ecco la conferenza stampa dei nostri colleghi Cittadini che per primi hanno subito questo attacco ai quali va tutta la solidarietà del gruppo M5S. Ce la faremo!
Ecco la conferenza stampa dei nostri colleghi Cittadini che per primi hanno subito questo attacco ai quali va tutta la solidarietà del gruppo M5S. Ce la faremo!
OTTIMA INIZIATIVA! IN UN PERIODO COME QUESTO, CREDO, CARO FRANCESCO, CHE VADA INTENSIFICATA L'AZIONE DI SPENDING REVIEW ANCHE NEI DUE RAMI DEL PARLAMENTO.
RispondiEliminaVice segretario generale camera dei deputati: dott. Guido Letta .... moooh a tutt vann stonn ;)
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